La categoria libraria di questo blog ha il nome di una libreria che non esiste più. Tre anni dopo, però, gli ex proprietari della stessa ritornano in grande stile (ri)aprendo una libreria nel centro artistico-letterario della città di Reggio: via Farini. E da quasi 100 anni che quegli stessi locali ospitano libri, in un modo o nell’altro, quindi si tratta solo di un certo ritorno allo status quo.
In attesa di andarci a spendere dei soldi, mi sono messo a ravanare nella biblioteca di casa e, oltre all’ultimo libro di Kazuo Ishiguro ‘Non lasciarmi’ (bellissimo, tragico, con anche una terribile metafora sull’accettazione delle ‘regole’ della società), sono tornati sul comodino il Book of Ti’ana (ormai prossimo a IsdA per numero di riletture) e alcuni classiconi che avevo ma non ho mai letto, del tipo di ‘Tristram Shandy’ o ‘Barry Lindon’. Con ‘House of Leaves’ prossimamente in arrivo nella cassetta della posta, direi che non avrò da annoiarmi per un po’.