Parrebbe confermato: Caroline Lavelle aprirà la serata il 30 ottobre prossimo al Capodanno Celtico a Milano; l’evento sarà trasmesso in televisione da Rai Due.
A Traversetolo, più precisamente alla Fondazione Magnani Rocca, è stata invece messa in scena lo lauda “Francesco” di Angelo Branduardi. Premesso che non sono un gran fan della tecnica italiana di inframezzare balletti cantati con scene recitate (un musical, o rock opera se vogliamo, è altra cosa) è stato però molto bello vedere messe in scena le canzoni di “L’infinitamente piccolo”; la scelta di recuperare la tradizione del teatro sacro di strada mostra la voglia costante di Branduardi di portare il nuovo attingendo all’antico, tanto da iniziare lo spettacolo con le parole da lui stesso usate all’inizio della sua carriera: “Io sono il trovatore, sempre vado per terre e paesi; ora sono giunto a questo. Lasciate che prima di partirne io canti.”
Il giorno dell’acquisto del biglietto mi sono inoltre lasciato tentare (a metà prezzo! comprami, comprami!) da “El greco” di Vangelis, splendida suite musicale dedicata al pittore di origine ellenica divenuto famoso in Spagna col soprannome della sua nazionalità. I dieci movimenti spaziano tra varie influenze, da quelle elettronico-Mystiane delle prime tracce a quelle più spagnoleggianti e operistiche delle successive. Il pittore greco in una eco del musico greco.