La settimana folgaretana si è conclusa, ahimè troppo presto, e in giro a pochi giorni lo saranno anche le vacanze, sostituite da studio e programmazione per una amena (ir.sub.) tesina in Java di Intelligenza artificiale.
Piccoli e gioiosi residui di vacanza, non propriamente eguali ad un souvenir ma certamente gradevoli, consistono in una bottiglia di Lagrein, un chilo e poco più di speck di Cappelletti (la macelleria trentina) e due barattoli di miele, rispettivamente di melo ed erica.
Un altro acquisto, non per me, dovrà aspettare il 29 (o più probabilmente il 4 settembre) per essere estratto dall’involto. Se l’interessato legge queste pagine forse capirà…
Nanni (il para-nipotino) è rimasto quasi sempre sullo zainetto portabimbi quindi siamo riusciti a fare qualche bella passeggiata, anche se certamente non particolarmente impegnativa. E` stata una piacevole scoperta vedere che la Baita Tonda ha riaperto (e offre degli ottimi canederli) e mentre il pupo dormiva mi sono concesso due piccole escursioni extra ai forti austro-ungarici della prima guerra mondiale.
Decisamente eliminata dal programma è stata invece la mountan bike: i percorsi sono anche fattibili dopo un po’ di allenamento, ma raggiungerne l’inizio senza automobile può costare un polmone a chi non è abituato ad andare in bici sui monti, che è cosa ben diversa dal girare per città o campagne.
Sinceramente mi servirebbe una settimana di montagna in più: non solo per tutte le passeggiate che non ho fatto per stare un po’ di più con i miei amici e con Nanni, ma anche semplicemente per fuggire dai 30 gradi umidi che offre la magione reggiana…