Il signor X è stufo di traviare la gente, di nascosto invia denaro ad un convento, e gli sembra persino di aver fatto il suo lavoro fin troppo bene; per questo motivo va dal capo e gli chiede una vacanza di tre settimane. Nessuno però può immaginare quali guai possa provocare al mondo l’assenza di qualcuno che induca l’uomo al male…
Chissà quale sarebbe la reazione di Woland nell’incontrare il suo omologo descritto da Dürrenmatt in questo racconto (ahimè incompiuto; ma esiste la traccia completa dello svolgimento, scritta in maniera riassunta ma godibile)?
Ma c’è poi, alla fin fine, così tanta differenza tra i due?
Dedicato a chi pensa che in fondo anche il diavolo non sia poi così cattivo.