Preda della noia, mi immagino la pioggia che batte contro i vetri, gocciola gentile e scende sul davanzale, nubi che si addensano, lo scroscio del temporale che si abbatte sul tetto, il vento che ulula. Chiudo gli occhi, focalizzo, imprimo l’immagine nella mente, mi lascio trasportare e mi calmo. Il mondo sembra più accettabile, ora.