Un campo giochi non è solo un contenitore di attrezzi ed esercizi ma un vero e proprio terreno fertile della mente: quello che per un adulto è solo uno scivolo, una rete o un’altalena, per un bambino diventano un’astronave, le mura di un castello o il covo dei pirati. Il legno e il metallo si trasformano in base ad estetiche segrete, mentre la realtà e la fantasia si confondono in un gioco di accenni e rimandi. E forse, anche per chi non è più fanciullo, uno scivolo può essere ancora di più che un semplice scivolo…

 

Nelle foto appaiono quattro diversi campi giochi della provincia di Reggio Emilia. In esse ogni oggetto viene trasformato, privato della sua identità di gioco e inserito come tassello di un percorso che, in una spirale di cerchi concentrici, si muove dall’astratto e solo a poco a poco rivela la realtà dietro l’immagine.

 

Esposizioni

  • Cinema-teatro comunale, Dosolo (MN); dicembre 2008
  • Centro culturale comunale, Cavriago (RE); febbraio-aprile 2010